ORGANO SERASSI 1850 OP.604
L’organo collocato in cantoria, in presbiterio, in cornu epistolae, occupa un ampio vano nella muratura della splendida Basilica Albertiana.E’ collocato in monumentale cassa organaria di stile neoclassico dell’architetto mantovano Paolo Pozzo. Facciata di 25 canne del Principale, a partire dal Do -1 disposte a cuspide con ali in unica campata. Due tastiere di 73 tasti, con i diatonici ricoperti in osso e i cromatici in ebano (1900); pedaliera diritta di 27 tasti , 20 note reali.
Registri in due colonne di manette lombarde a destra per l’organo grande e in una di pomelli a sinistra per il positivo-espressivo. Cartellini a stampa (1970).
Registri all’organo positivo, a pomello:
Principale ne bassi |
Principale ne soprani |
Ottava ne bassi |
Ottava ne soprani |
Quinta decima soprani |
Quinta decima bassi |
Decimanona |
Vigesima seconda |
Vigesima sesta e nona |
Cornetto in 3 file |
Viola bassi |
Flauto a camino |
Flutta in ottava |
Fagotto ne bassi |
Tromba ne soprani |
Clarone bassi |
Violoncello ne soprani |
Oboe ne bassi |
Voce umana |
Voci corali |
GRANDE ORGANO: comandi a manette in doppia:
Terza mano | Principale 16’ bassi |
Principale 4’ s. | Principale 16’ soprani |
Corni dolci ne’ soprani | Principale I bassi * |
Cornetto in ottava e duodecima | Principale I soprani |
Cornetto II in decima quinta e trigesima terza | Principale II bassi |
Fagotto bassi * | Principale II soprani |
Trombe ne soprani | Ottava I bassi * |
Clarone bassi * | Ottava I soprani |
Clarino bassi | Ottava II bassi e soprani |
Trombe di 16’ ne soprani | Duodecima |
Violone bassi * | Quinta decima I * |
Viola ne bassi * | Quinta decima II |
Flutta reale | Decimanona * |
Flutta alemanna | Vigesima seconda |
Flauto in ottava bassi * | Decima nona e vigesima seconda |
Flauto in ottava soprani | Vigesima sesta e nona* |
Ottavino ne soprani | Trigesima terza e nona* |
Voce umana | Quadragesima e quadragesima terza* |
Violone al pedale | Contrabbassi e rinforzi |
Bombarde alli pedali | Contrabbassi con ottave |
Trombone alli pedali | Bassi armonici |
Timballi
divisione bassi/soprani Si2/Do3 |
Ripieno ai pedali |
Pedaletti sul fronte da sinistra: 1 Unione Organo I-pedale 2 Unione organo II-pedale 3Unione tastiere 4Tremolo 5Fagotto 6Corno inglese 7Trombe 8Ottavino 9Istrumenti I 10Espressione 11Terza mano. A destra dal fondo: Rollante, Istrumenti II, Combinazione alla lombarda, Tiratutti-
Trasmissione meccanica sospesa per il grand’organo, a bilanciere per il positivo.
Somiere maestro in noce, a vento con 36 pettini e 73 canali; somiere del positivo in noce, a tiro, con 22 stecche e 61 canali; 5 somieri per la basseria.
Corista: La 3 440 Hz, temperamento equabile.
Scorrendo rapidamente la tabella dei registri il Serassi di Mantova sembra un comune organo ottocentesco di grandi dimensioni. Niente di speciale al Positivo-Espressivo a parte le 61 note reali: Principale 8′, Ripieno diviso fino alla XXIX, Voce umana, Viola, Flauti e Cornetti e 5 ance divise in bassi e soprani, ma è solo l’organo di risposta ! All’Organo Primo si contano 5 Principali, due limitati ai soprani, ma due di 16′ e uno di 8′ interi, settantatre tasti fanno 6 ottave cromatiche complete: quale sarà il do centrale? Ovviamente il quarto contando da sinistra, dove cominciano i registri soprani. Ma essendo 7 i Do, tirando il Principale 16′ si puo’ suonare in base 8′ anche all’ottava sopra, e in base 32′ all’ottava sotto, con l’Ottava di 16′, la XV di 8′, la XIX di 5′ e 1/3 …Grazie all’estensione straordinaria della tastiera che scende cromaticamente fino al do-1, anche i registri da concerto si arricchiscono di note e di possibilità:il Flauto in ottava, la Viola e il Clarone si possono usare nell’ambito di 8′ e il Clarino di 4′; il Fagotto bassi scende al do-1 di 16′; nei soprani Trombe di 16′, Corno Inglese e Corni di bassetto si estendono per tre ottave complete. Con tre “Do centrali” l’organista può rimanere intricato , come dice il figlio a Costanzo Antegnati ne L’Arte organaria, ma se è sensibile e attento puo’ trovare moltissimi colori.
La disposizione attuale non si discosta sostanzialmente da quella del progetto originale del 1843 con le aggiunte suggerite dal Comencini – facciata di 16′, prima ottava cromatica e grillage all’organo secondo, modifiche recepite tutte nel contratto stilato nel mese di luglio dello stesso anno tra la Fabbriceria e la ditta Serassi- perchè il il restauro del 1970 fu condotto sulla scorta di questi stessi documenti. Solo non si rifecero Timballi e Campanelli e si conservarono la manticeria, le tastiere e la pedaliera messe in opera da Gaetano Zanfretta nel 1900. Di quella pedaliera ” a sistema moderno”, nel 2007 si è conservata solo ,l’estensione di 27 tasti (Do1-Re3) per 20 note (Do1-Sol2) con il ritornello degli ultimi 7 tasti perchè troppo sottile ed elastica e non in grado pertanto di azionare con precisione le meccaniche dei 5 somieri di basseria e delle unioni. Ovviamente i registri di pedale non sono per la polifonia. Con l’unione tuttavia si possono trovare molte soluzioni, e con la ricca dotazione di “fondi” il Serassi di S.Andrea si presta all’esplorazione di repertori che vanno ben oltre quello risorgimentale.
I registri sono 62, contando i bassi e i soprani, e le canne 3041. Notevole il numero dei registri ad ancia,13, tutti diversi ed eccellenti e straordinario quello dei registri di fondo: 5 principali uno di 16 piedi completo, uno di 8′ completo, due di 8′ solo soprani e uno di 16′ al Do2, con effetto di 32′. Il somiere a vento in un unico pezzo è tra i piu’ grandi mai costruiti. Sotto il somiere la stanza dei meccanismi, disposti nel modo più razionale, quasi tutti accessibili per le regolazioni. I Fratelli Serassi costruirono lo strumento nel 1850, al posto del vecchio “Montesanti” venduto alla Parrocchiale di Governolo. Riparato nel 1876 da Giacomo Locatelli, rinnovato nel 1900 da Gaetano Zanfretta che rifece mantici tastiere e pedaliera, nel 1917 venne sfigurato da un maldestro riparatore. Riportato allo stato originale nel 1970 con qualche compromesso e adottando soluzioni e materiali inidonei, nel 2007 è stato restaurato da Bartolomeo Formentelli (Umberto Forni, Arte Organaria e Organistica Ed. Carrara Anno XVII n° 75 pg 8-13, 2010).
Note storiche:
l’organo fu costruito dai F.lli Serassi nel 1850, ampliando notevolmente il primo progetto risalente al 1841.nel catalogo degli organi prodotti dai Serassi figura con il numero 604, “ uno dei più grandiosi organi usciti dalla Fabbrica”.
Subì nel corso del secolo successivo al 1850 numerose modifiche. Nel 2007 Bartolomeo Formentelli restaurò l’organo portandolo alle condizioni di origine.