Organo collocato sopra il portale d’ingresso racchiuso in sontuosa cassa organaria a più scomparti, notevole opera del viadanese Vittorino Savazzi.
Consolle a 2 manuali di tasti n. 58 (Do-La), pedaliera lineare di pedali n. 27 (Do-Re).
Registri (comandi a pomello sul frontalino:

I Manuale (G.O.) II Manuale (O.E.) Pedale
Principale 16′ Voce celeste Contrabbasso 16′
Principale 8′ Gamba 8′ Subbasso 16′
Ottava Bordone 8′ Basso 8′
Decimaquinta Flauto 4′
Eufonio 8′ Viola 4′
Dulciana 4’ Pieno 3 file
Ottavino
Flauto 8′
Pieno 6 file

Staffa della espressione e PedaleTti delle unioni.

Da una nota del “Liber Baptizatorum” dell’archivio parrocchiale, lo strumento risulta costruito nel 1741 da Boschini Andrea di Dosolo, definito come celebrato organaro ma del quale non si hanno altre notizie, né biografiche né riguardanti altri organi dallo stesso costruiti.
Lo strumento è stato oggetto di vari interventi in epoche successive. Documentato il restauro operato da De Vecchi Gaetano di Pavia nel 1871, e in seguito da Giuseppe Santambrogio e Gabriele Bossi di Bergamo. In epoca più recente l’organo è stato ristrutturato nella fonica come nella meccanica da Giuseppe Rotelli di Cremona, così da far ritenere che ben poco rimanga dello strumento originario ad eccezione della splendida cassa organaria e delle canne di facciata, anch’esse però impropriamente riverniciate.

Scheda dal libro di don Lino Leali, Damiano Rossi e Guglielmo Ughini “Gli organi del Mantovano”, 1985